venerdì 20 settembre 2013

A volte ritornano...

Siano contratti, colleghi, alunni, edifici, corridoi, aule con i loro odori, rumori, le loro immancabili crepe e la burocrazia, i ritorni a scuola regalano sempre emozioni a qualunque età. Vale per gli allievi, per gli insegnanti, per i dirigenti scolastici ma anche per i genitori che vengono ad accompagnare per la prima volta la figliolanza e per i nonni, le baby sitter e i fratelli che la vengono a recuperare alla fine, ripensando a quando è toccato a loro.

Fra i tanti ritorni ci sono anche quelli dell'imprevisto quotidiano. Come nel caso di un libro dato in prestito, l'anno scorso, a un allievo che non l'aveva più restituito adducendo le scuse più sincere (l'ho dimenticato) e improbabili ("l'ho dato da leggere a mia madre, che poi l'ha passato a un'amica che poi ha fatto il trasloco perchè si è separata ed è andata a stare in un'altra città). Per poi, una volta superato l'inevitabile cazziatone, mettere su uno sguardo di sottecchi traducibile in un "à bello! fai prima a salutarlo e a dimenticarlo". Peccato che non ci sia niente di peggio del cominciare una nuova avventura scolastica con addosso l'amarezza della fiducia tradita da qualcuno in cui l'avevi riposta. E pensare di doverci lavorare insieme per tutto l'anno in maniera obiettiva non è il massimo.

A volte però ritornano....Se è vero come dicono negli U.S.A, che "la vita è un grande supermercato dove alla fine paghi tutto nel male come nel bene", capita anche che a ritornare siano pure le belle sorprese. Ed ecco allora che dopo aver firmato il preliminare del nuovo contratto il vice-direttore tira fuori dal cassetto anche il volume scomparso e poi riapparso il primo giorno di scuola...come da ultima promessa dell'allievo. L'anno allora ricomincia con nuove e belle speranze.

(SE QUALCUNO VUOLE INDOVINARE IL TITOLO DEL LIBRO...AVRA' UNA SORPRESA:)